Grillaio
Falco naumanni
Il grillaio è un uccello rapace della famiglia dei Falconidi, piccolo falco, lungo 27–33 cm, con una apertura alare di circa 70 cm, dal peso di 90 – 200 gr. È molto simile al gheppio, ma leggermente più piccolo.
Come il gheppio, il maschio adulto ha la parte superiore del corpo marrone chiaro, le parti superiori più esterne delle ali scure, un cappuccio grigio, la coda grigia dal bordo nero e le parti inferiori chiare. Si distingue dal gheppio, però, dalla presenza di una banda grigia sopra le ali tra la parte interna marrone e la parte esterna scura, dalla parte superiore del corpo marrone uniforme senza barre scure, dall’assenza di strie scure sotto e dietro l’occhio e dalle unghie chiare (nere nel gheppio).
La femmina e i giovani sono estremamente simili al gheppio: parti superiori marrone chiaro macchiate di scuro, estremità superiori delle ali scure, parti inferiori chiare macchiare di nero. L’unico carattere che permette di distinguere con certezza le specie ad un occhio non esperto è il colore delle unghie.
Il grillaio nidifica nei paesi del Mediterraneo e dell’Asia centrale, e sverna in Africa subsahariana. I suoi habitat sono steppe, praterie e coltivazioni non intensive. In Italia risulta un migratore regolare, nidificante e parzialmente svernante. È nidificante dal livello del mare fino a 400-500 m s.l.m. in Basilicata e in Puglia, e fino a 1.000-1.100 m s.l.m. in Sicilia e in Sardegna. Il grillaio nidifica esclusivamente in Basilicata, Puglia, Sicilia, Lampedusa, Sardegna, Toscana, Emilia-Romagna, Calabria.
Specie migratrice e coloniale. Arriva nelle aree di nidificazione tra febbraio e aprile e riparte in settembre.
Questo piccolo rapace è molto più confidente del gheppio, infatti non è raro sostare sotto di lui mentre si liscia le penne o spolpa una qualche preda su di un palo, senza batter ciglio per la nostra presenza. A differenza del gheppio è solito vivere in comunità, quindi facilmente si possono individuare più soggetti insieme.
Data la scarsa potenza del becco e degli artigli, si nutre principalmente di invertebrati come cavallette, coleotteri, grillitalpa, insetti vari che coprono circa l’80% della sua alimentazione. Riesce comunque a predare con successo rettili come le lucertole e, occasionalmente, piccoli roditori terricoli. Cattura le sue vittime in prevalenza a terra, usando sia la tecnica di caccia all’agguato che il volo perlustrativo.
Dopo il ritorno dai luoghi caldi di svernamento, il grillaio incomincia la sua attività riproduttiva, quasi sempre in colonie più o meno numerose. Nidifica spesso nelle vicinanze di insediamenti umani, in anfratti e buchi di rocce, nelle cavità di grossi tronchi o sotto le tegole dei tetti. A fine aprile vengono deposte dalle 3 alle 5 uova che si schiudono dopo una cova di circa 28 giorni, effettuata prevalentemente dalla femmina. Nei primi giorni dalla nascita, la femmina rimane con i piccoli e il maschio procura il cibo. Successivamente, anche la femmina gli verrà in aiuto. L’involo dei giovani avviene a circa 4 settimane dalla nascita, che in Italia coincide con giugno-luglio. Già in agosto-settembre, giovani e adulti, in forma aggregata, intraprendono la migrazione autunnale. La prima nidificazione può verificarsi dopo il primo inverno.
La voce è composta da krii striduli molto ravvicinati da sembrare quasi il rumore di un grillo, per questo motivo prende il nome di grillaio.
È una specie protetta inclusa nella Direttiva Uccelli dell’Unione europea.
Classificazione scientifica
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Falconiformes |
Famiglia | Falconidae |
Sottofamiglia | Falconinae |
Genere | Falco |
Specie | F. naumanni |